bottega merceria e chincaglieria.jpg US Larigiana Juventusរូប​គំរប​ផ្ទៃ​លើ​Tre giocatori di palloneUS Larigiana Juventusរូប​គំរប​ផ្ទៃ​លើ​Tre giocatori di palloneUS Larigiana Juventusរូប​គំរប​ផ្ទៃ​លើ​Tre giocatori di palloneUS Larigiana Juventusរូប​គំរប​ផ្ទៃ​លើ​Tre giocatori di palloneUS Larigiana Juventusរូប​គំរប​ផ្ទៃ​លើ​Tre giocatori di palloneUS Larigiana Juventusរូប​គំរប​ផ្ទៃ​លើ​Tre giocatori di palloneUS Larigiana Juventusរូប​គំរប​ផ្ទៃ​លើ​Tre giocatori di pallone
La foto raffigura l'ingresso della bottega di merceria e chincaglieria di Iole Pezzini, sulla sinistra, con la piccola nipotina Rolanda Panicucci e la figlia Gabbriella Montagnani, che poi proseguirà l'attività fino al 2000, assieme al fratello Archimede.
Iole aveva imparato a cucire e ricamare sin da piccola all'Istituto delle Suore Crocifissine, all'epoca nel palazzo Curini Galletti nel rione di Canfreo. Nel suo laboratorio eseguiva piccoli lavori su ordinazione. Il cartello "Macchina da giornino" visibile nel bandellone, fa riferimento alla nuova macchina da cucire a 4 aghi, in grado di fare l'orlo a giorno, acquistata nel 1922 e grande novità per l'epoca.
La foto è presumibilmente della fine degli anni venti del novecento (probabilmente 1929).
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ថ្ងៃ​ច័ន្ទ 3 ខែ​កក្តដា 2023
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ថ្ងៃ​ច័ន្ទ 3 ខែ​កក្តដា 2023
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EXIF Metadata
Titolo
Bottega di merceria e chincaglieria
Descrizione (IPTC)
La foto raffigura l'ingresso della bottega di merceria e chincaglieria di Iole Pezzini, sulla sinistra, con la piccola nipotina Rolanda Panicucci e la figlia Gabbriella Montagnani, che poi proseguirà l'attività fino al 2000, assieme al fratello Archimede. Iole aveva imparato a cucire e ricamare sin da piccola all'Istituto delle Suore Crocifissine, all'epoca nel palazzo Curini Galletti nel rione di Canfreo. Nel suo laboratorio eseguiva piccoli lavori su ordinazione. Il cartello "Macchina da giornino" visibile nel bandellone, fa riferimento alla nuova macchina da cucire a 4 aghi, in grado di fare l'orlo a giorno, acquistata nel 1922 e grande novità per l'epoca. La foto è presumibilmente della fine degli anni venti del novecento (probabilmente 1929).
Fonte/Proprietario
Archivio Lucia Montagnani